Introduzione al digiuno

Nei primi 5 post di questo blog sono presentate quattro tra le più popolari strategie di digiuno in occidente, i loro vantaggi e svantaggi, una loro descrizione in pratica e la loro discussione secondo le pubblicazioni scientifiche più recenti. Lo scopo è che ognuno possa trovare il metodo più consono alle sue necessità, tenendo presente che il digiuno, assieme all’attività fisica, alla gestione dello stress e alla sana alimentazione, è ormai parte delle strategie possibili per mantenere una buona salute. Riteniamo che il modo migliore per avvicinarsi al digiuno sia quello di praticarlo.

Il digiuno accompagna l’umanità da secoli: la limitazione periodica dell’assunzione di cibo è presente in tutte le culture per motivi religiosi o spirituali, salutistici o dietetici (Fredericks R, 2013). Il digiuno è anche una condizione involontaria, esiste da quando esiste la vita, che si è sviluppata adattandosi a dei periodi di regolare assenza di nutrimento: la vita è stata selezionata con la capacità di risparmiare, durante il digiuno, il tempo ad essa assegnato per utilizzarlo in seguito, nella riproduzione, che necessita nutrimento e tempo (Shanley DP, 2000). Le raccomandazioni sanitarie consigliano di non saltare i pasti (colazione, pranzo, cena), di mangiare poco e spesso (con spuntini regolari) e di non sentire mai la fame (SSN, 2016). Tuttavia, nuove scoperte nel campo della nutrizione giustificano il crescente interesse per forme di alimentazione che si discostano de queste raccomandazioni (Martin M, 2019). I protocolli dietetici a base di digiuno, dalla limitazione oraria dei pasti al digiuno intermittente 5:2, o dalla dieta mima digiuno al metodo Buchinger, sono ovunque. Ma sono davvero salutari? La risposta è sì (Anton SD et al, 2018)!

Gli esseri viventi e dunque anche noi umani, siamo fatti per adattarci al digiuno e non alla sovrabbondanza alimentare conseguente alla rivoluzione agricola neolitica. Infatti, le scoperte recenti, risultate da ricerche svolte nell’ultimo ventennio, ci insegnano che privarci di cibo anche per lunghi periodi di tempo, può fornirci una varietà di benefici per la salute. Ad esempio, il digiuno promuove la salute e la longevità, riducendo i fattori di rischio per le malattie maggiormente responsabili di mortalità e di perdita di autonomia nella società occidentale (sindrome metabolica, diabete mellito di tipo 2, malattie cardiovascolari, cancro e malattie neurodegenerative) (Wei M et al, 2017; Mattson MP, 2010; Mattson MP et al, 2018), e promuove la rigenerazione cellulare con la stimolazione dell’autofagia (Levine B et al, 2019; Bagherniya M et al, 2018) e della produzione di cellule staminali (Brandhorst S et al, 2015; Cheng C et al, 2014). Il concetto di digiuno di cui parliamo è un intervento nutrizionale che fa “scattare” nell’organismo i cambiamenti metabolici che si osservano nell’assenza di apporto di cibo, che chiameremo cambiamento metabolico di digiuno. Questo cambiamento può essere ottenuto anche alimentandosi: di regola l’alimentazione che permette il cambiamento metabolico di digiuno è ipocalorica (ovvero che fornisce poca energia). Qui di seguito le quattro strategie di digiuno più popolari in occidente: la limitazione oraria dei pasti, il digiuno intermittente, il digiuno periodico e la dieta mima digiuno.

Mauro Frigeri MD & VMMT team

 

Referenze

Anton SD et al. Flipping the metabolic switch: understanding and applying the health benefits of fasting. Obesity, 2018.

Bagherniya M, et al. The effect of fasting or calorie restriction on autophagy induction: a review of the litterature. Ageing Res Rev, 2018.

Brandhorst S et al. A periodic diet that mimics fasting promotes multi-system regeneration, enhanced cognitive performance, and healthspan. Cell Metabolism, 2015.

Cheng C et al. Prolonged fasting reduces IGF-1/PKA to promote hematopoietic-stem-cell-based regeneration and reverse immunosuppression. Cell Stem Cell, 2014.

Fredericks R. Fasting: an exceptional human experience. San Jose: All Things Published Well, 2013.

Levine B, Kroemer G. Biological Functions of Autophagy Genes: A Disease Perspective. Cell, 2019.

Martin M, Ernährungstrends in der Ernährungsberatung, Schweizer Zeitschrift für Ernährungsmedizin, 2019.

Mattson MP et al. Intermittent metabolic switching, neuroplasticity and brain health. Nature Reviews in Neurosciences, 2018.

Mattson MP. The impact of dietary energy intake on cognitive aging. Front Aging Neurosci, 2010.

Shanley DP, Caloric restriction and aging: a life-history analysis. Evolution, 2000.

SSN, Scheda informativa Il pasto ottimale. Sgn-Snn, 2016.

Lascia un commento

Si prega di notare che i commenti sono soggetti ad approvazione prima di essere pubblicati